Torna a Cantiano dopo tre anni di stop forzato La Turba, la sacra rappresentazione del Venerdì Santo. Grande l’attesa dopo la pandemia e l’alluvione dello scorso settembre per un evento che rappresenta una delle pagine culturali e turistiche cantianesi più significative e sentite dalla comunità.
La manifestazione, in programma venerdì 7 aprile, è stata presentata presso la sede di Confcommercio Marche Nord, alla presenza del direttore generale Amerigo Varotti, del sindaco Alessandro Piccini, del presidente dell’associazione culturale Turba Maurizio Tanfulli e del presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro Marco Martelli.
«Siamo molto contenti – ha esordito Varotti – di ospitare la presentazione di questo evento. Una edizione particolare questa, che rappresenta la voglia di riscatto, rinascita, di risorgere di Cantiano dopo l’alluvione. Un applauso a tutta la comunità che ha voluto fortemente riproporre la manifestazione, possibile grazie anche al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio. Anche noi come Confcommercio abbiamo fatto e continueremo a fare la nostra parte. Nei giorni scorsi abbiamo versato 10mila euro al Comune e proseguiremo nell’attività di promozione di Cantiano che fa parte del nostro progetto Itinerario della Bellezza. Siamo convinti che questi eventi siano fondamentali per la ripartenza e guardare al futuro con ottimismo».
Ha proseguito Piccini: «Dopo tre anni abbiamo voluto ridare alla comunità questo orgoglioso cantianese, lanciando un messaggio di speranza. E’ uno dei momenti più rappresentativi della nostra storia, una delle pagine cantianesi più ampie e significative all’interno della proposta turistica dell’Itinerario della Bellezza, di cui Cantiano fa parte. Un importante segnale di ripartenza e resilienza per tutta la nostra comunità. Un grazie alla Confcommercio Marche Nord ed al suo direttore Varotti per la vicinanza morale ed il supporto concreto dimostrato alla Comunità cantianese ed alla Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro ed al suo Presidente Martelli per aver accolto la richiesta dell’Amministrazione di sostenere economicamente il rilancio della manifestazione dopo l’evento alluvionale».
Importante il sostegno della Fondazione: «Di fronte all’accorato appello giunto da Cantiano – ha evidenziato Martelli – abbiamo subito riposto perché guardiamo con particolare interesse agli eventi identitari del territorio come La Turba».
Ha concluso Tanfulli: «Siamo ripartiti ad ottobre con tanta voglia e passione. Il sostegno della Fondazione è stato fondamentale. C’è voglia di riscatto e di ripartenza in tutta la comunità»
La Turba, rievocazione nelle forme del teatro popolare-religioso della Passione, Morte e Resurrezione di Cristo, trae origine da quei movimenti popolari di invocazione alla pace che si diffusero fra le regioni Marche ed Umbria intorno alla metà del secolo XIII. Nel 1938 si ebbe l’innesto di elementi teatrali sull’originaria processione, trasformando l’intero nucleo abitativo in una enorme scena all’aperto. La parola sostituì la mimica e la recitazione dei passi salienti del Vangelo rese più immediata la comprensione dei fatti narrati.
Per alcuni giorni il paese di Cantiano si trasformerà. Nei pressi dei giardini pubblici verrà allestito il Cenacolo luogo deputato all’istituzione dell’Eucaristia, ma anche del tradimento e della cattura del Cristo. Nell’ampia Piazza Luceoli verranno innalzate le strutture che rappresentano il Tempio dei Sacerdoti, il Pretorio romano e la Reggia di Erode. Sono il palcoscenico sul quale centinaia di persone fanno la loro comparsa ed interpretano con devozione popolare le scene del processo e della condanna. Il Golgota è inscenato sulla collina sopra il paese con i ruderi della rocca medievale; qui avviene l’epilogo scandito da una processione illuminata da centinaia di torce. La serata si conclude con l’annuncio della Resurrezione e con l’omaggio al Gesù morto da parte dei personaggi e dei fedeli.
Programma: la turbadicantiano.it; pagine Facebook Turba Cantiano e Cantiano Turismo