Mondolfo e Marotta la terra delle “Due vacanze in una”.
Dal sorgere del sole sul mare a Marotta, fino al tramonto in collina dietro al borgo di Mondolfo, un’esperienza che unisce in sé due anime, quella tipicamente marittima, rappresentata da Marotta, e quella collinare, Mondolfo, uno dei borghi più belli d’Italia.
Un intreccio di stili, dall’antico romanico al contemporaneo, si fonde nelle vie, negli edifici, nelle opere architettoniche e d’arte che compongono il meraviglioso museo a cielo aperto di Mondolfo.
La storia di questo borgo ha origini molto antiche: già nel VI secolo gli antichi costruirono un castello bizantino sulla sommità della collina a balcone sul mare lungo un diverticolo della consolare Flaminia. Una zona collinare fertile, ricca e prosperosa, grazie anche alle fonti naturali che garantivano l’approvvigionamento idrico.
Il nucleo originario che qui si insediò prese il nome di Castel Marco, il quale, tra il XIII e il XIV secolo si allargò costruendo una cinta muraria fortificata intorno al borgo che assunse la denominazione di Mondolfo, da Montoffus, ovvero Monte di Offo, nome del capostipite della famiglia feudale che guidò il castello sino alla venuta dei Malatesta.
Una teoria più fantastica racconta che il nome di Mondolfo derivi da Mons-Ophis, monte del serpente (ophis, appunto), in quanto nella zona vivevano numerosi rettili.
Dopo i Malatesta, furono i Della Rovere ad avere la signoria su questa Terra e riuscirono a rendere Mondolfo un territorio florido; tra il Cinquecento e il Seicento, le famiglie nobiliari del luogo approfittarono per abbellire i loro palazzi, chiese e residenze, rendendo il borgo un vero e proprio gioiellino.
Nei primi anni del Novecento, infine, si ampliò anche Marotta, una spiaggia in quel tempo abitata solo da pescatori, oggi zona capofila nell’economia legata al turismo balneare premiata da due importanti bandiere: quella verde per la vocazione da sempre ad ospitare i bambini e da quella blu per le sue acque cristalline e la qualità dei servizi balneari.