«Parcheggi, azzerate i ticket per 45 giorni e aiuterete i negozi»
Ticket per la sosta blu congelati per un mese e mezzo, il tempo necessario per uscire (si spera) dall’odissea delle zone colorate e consentire il commercio di respirare nel periodo delicato e strategico dei saldi. Occorrono interventi efficaci per sostenere il commercio, anche nella nostra città. Come su erito da alcuni negozianti, alcune misure temporanee potrebbero essere efficaci, come la riduzione o sospensione del pagamento delle aree blu di parcheggio, proposta da mettere all’interno di un pacchetto più corposo che prevede di calmierare gli affitti e la riduzione delle tasse del servizio idrico e dei rifiuti.
“Desiderata” «In un momento come questo e con il ritorno in zona arancione – spiega il segretarioConfcommercio Davide Ippaso – potrebbe essere sospeso il pagamento dei parchimetri almeno fino al 5 marzo, che sembra una delle prime date per un ritorno ad una quasi normalità, sia per i commercianti che peri cittadini. Gli sforzi bisogna farli un po’ tutti, tutti dobbiamo tirare la cinghia. Ma dobbiamo fare anche un gran lavoro per calmierare gli affitti, almeno in tutto il 2021. Visto che le grosse problematiche sono la mancanza di incassi, sarebbe ottimale se riuscissimo a ridurre la Tari, gli affitti, le bollette di gas e acqua tutto ciò che in questo momento gli operatori continuano a pagare, come se fossero aperti. Abbiamo raschiato il barile, ma ora non c’è nemmeno più barile». La proposta dei ticket congelati per 45 giorni non riguarderebbe solo la cintura del centro storico, ma anche le altre zone cittadine come piazza Redi o via Giolitti dove da tempo è stata introdotta la sosta a pagamento. Una proposta che viene girata direttamente al Comune e alla società satellite di Pesaro Parcheggi che gestisce gli stalli blu. Ma si tratta solo di una delle richieste di un “desiderata” be più ricco. Passeggiando per il centro storico, ma anche in piazza Redi, in via Rossi, nelle zone e nei quartieri dove prima esistevano delle “isole” commerciali, si notano sempre di più le saracinesche abbassate, anche di storicheattività.
Il sostegno «Gli affitti sono pesanti, perché ancora oggi Pesaro viene considerata, da molti affittuari, zona florida, ma non lo è più. – prosegue Ippaso – Si potrebbe individuare un piano di rientro graduale con un conguaglio diluito nel futuro per le cifre pattuite. Facciamo appello alla sensibilità dei proprietari, che poi non riguarda solo l’oggi, perché anche la ripresa sarà lenta. Quando il sistema fallisce, crolla e rischia di fare crollare tutti, anche quelli che oggi fanno orecchie da mercante». Una riduzione corposa di un affitto, potrebbe essere recuperata nel tempo, per non mancare gli impegni presi: «Non si può pensare di penalizzare chi in questo momento non ce la fa, non dovremmo essere noi associazioni a dirlo e nemmeno il comune, ma le persone stesse dovrebbero capirlo: si chiama umanità. Ci sono famiglie che vivono con quell’affitto e questo è comprensibile, ma ci sono proprietari di immobili, che ne hanno più di uno, che non hanno intenzione di modificare lo status in cui vivono e questo ci spiace perché è mancanza di rispetto verso un operatore che sta cercando di venire incontro alla parola data». Lo stesso direttore Amerigo Varotti, aveva già ribadito nei giorni scorsi l’importanza di alcuni incontri al vertice con il Ministro su affitti e ristori.
Gli incontri «A livello locale proseguiremo gli incontri per trovare nei bilanci dei Comuni e della Regione le risorse per aiutare i settori (anche alberghi, agenzie di viaggio, palestre e piscine) come peraltro annunciato, per Pesaro, dall’assessore Francesca Frenquellucci. – conclude Varotti – È partita anche la richiesta a Marche Multiservizi e Aset di incontri per la riduzione dei costi del servizio idrico e rifiuti».
Dal Corriere Adriatico Elisabetta Marsigli